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Prestare i primi soccorsi - fondamenti

Prima di prestare concretamente i primi soccorsi in un caso d’emergenza, dovreste innanzitutto fare un passo indietro, riflettere e mantenere la calma. Esattamente all’insegna del motto: osservare, pensare, agire.

In una situazione di stress, come indubbiamente lo è un caso d’emergenza, spesso è d’aiuto richiamare alla mente la sequenza delle azioni con delle semplici immagini. Funziona così anche lo schema del semaforo sotto riportato, che deve supportare chi presta i primi soccorsi nel mantenere la calma.

All’inizio il semaforo è rosso. In questa prima fase, “osservate” semplicemente e cercate di valutare la situazione. Quando il semaforo diventa arancione, bisogna “pensare”. In questo caso si tratta soprattutto di individuare i possibili pericoli. Solo quando il semaforo diventa verde, potete “agire”. Adottate le misure di protezione personale, prestate i primi soccorsi e all’occorrenza chiamate il numero d’emergenza 144.

    Individuare i pericoli

    Quando prestate aiuto, è importante che non mettiate in pericolo voi stessi. Osservate attentamente sia la vasta area circostante l’incidente sia quella direttamente in prossimità della persona ferita. Sussiste ad esempio un pericolo per via del traffico che continua a scorrere o potrebbe scoppiare un incendio vicino alla vittima dell’incidente? Dovreste avvicinarvi alla persona e prestare i primi soccorsi solo dopo aver ridotto al minimo gli eventuali rischi e neutralizzato i possibili pericoli.

    Valutare le condizioni del paziente

    La valutazione del paziente non consiste nel determinare che cos’ha esattamente la persona in questione. Si tratta soprattutto di una valutazione basilare delle sue condizioni:

    • Se la persona interessata è cosciente
      Verificate se ha dei desideri, se sanguina o ha dolori e contattate all’occorrenza il numero d’emergenza 144.
    • Se la persona interessata è priva di coscienza, ma il respiro è percettibile
      Mettetela in una posizione laterale stabile e chiamate il numero d’emergenza 144. Controllate la respirazione fino all’arrivo dell’Ambulanza.
    • Se la persona interessata è priva di coscienza e non respira
      Chiamate immediatamente il numero d’emergenza 144 e poi iniziate la rianimazione. Eseguite 30 compressioni toraciche con una frequenza di almeno 100–120 volte al minuto in modo energico e veloce, ad una profondità costante di 5–6 cm al centro del torace, seguite da 2 insufflazioni. Prestate attenzione ai movimenti visibili della gabbia toracica! Potete eseguire anche solo il massaggio cardiaco senza respirazione artificiale. Se è disponibile un defibrillatore (AED), accendete l’apparecchio e seguite le istruzioni.

    Chiamare il numero d’emergenza

    Se avete bisogno di aiuto, si tratta innanzitutto di telefonare al numero di telefono giusto. Per tutte le emergenze mediche, il numero d’emergenza sanitaria 144 è sicuramente quello giusto. In presenza di un avvelenamento, potete chiamare anche direttamente il numero 145 di Tox Info Suisse. È inoltre opportuno conoscere a memoria i numeri di telefono della Polizia (117), dei Pompieri (118), della REGA (1414), nonché il numero d’emergenza europeo (112).

    Affinché la persona all’altro capo del filo riceva tutte le informazioni importanti, la cosa migliore è seguire questo schema di chiamata:

    • Dove si trova il luogo dell’incidente?
    • Chi ha telefonato?
    • Qual è il numero da richiamare?
    • Cosa è accaduto esattamente?
    • Quando è avvenuto l’incidente?
    • Quante persone sono coinvolte?
    • Altro: ci sono pericoli particolari?

    Terminate la telefonata solo se vi hanno confermato di avervi capito.