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La crisi come opportunità

Solo non fare nulla è sbagliato: la Sezione samaritana di Winterthur Città ha preso alla lettera questo motto. I responsabili hanno tentato l’esperimento e, come tante altre sezioni, utilizzato le piattaforme online per gli esercizi durante il lockdown.

A giugno scorso, il mondo samaritano tirava un respiro di sollievo. Le misure di protezione sono state allentate e finalmente è stato possibile riprendere gli esercizi di sezione. Ma, com’è noto, la gioia è stata di breve durata. Già l’autunno scorso, la situazione pandemica è peggiorata e anche le disposizioni sono tornate a essere più severe. Numerose sezioni si sono viste costrette a iniziare la pausa invernale prima del previsto. Non ne ha risentito solo la vita delle sezioni, ma anche la formazione interna ad esse, considerando che lo scopo degli esercizi è quello di consolidare e approfondire le conoscenze in primi soccorsi.

Ricerca creativa di alternative

Mentre alcune sezioni si sono rassegnate alla situazione durante la pandemia, altre hanno cercato delle alternative. Come, ad esempio, la Sezione samaritana di Winterthur Città, che già a novembre 2020 aveva organizzato il suo esercizio mensile per la prima volta online. «È andata sorprendentemente bene. Vi hanno preso parte circa 30 persone», afferma Franziska Kläui. «Se avessimo svolto l’esercizio nel locale della sezione, i partecipanti sarebbero stati sicuramente meno», aggiunge la monitrice samaritana. Anziché riunirsi presso la loro sede sociale, i membri si sono infatti incontrati su una piattaforma online, riuscendo così a terminare l’ultima parte del loro Refresher di livello 2. La direzione creativa dell’esercizio ha messo a punto un programma variegato con presentazioni, compiti pratici e un concorso.

Un processo accelerato

Ma vale davvero la pena organizzare un esercizio online? Perché non aspettare semplicemente di poterlo svolgere «dal vivo»? «Si tratta di riunire la sezione», afferma Roger Hayoz dell’Associazione cantonale friburghese dei samaritani. Soprattutto in questo periodo, è stato importante restare in contatto con le persone altrimenti, per alcune di esse, la vita di sezione sarebbe passata in secondo piano. Gli strumenti digitali rappresentano un’opportunità. Perché non pubblicare sul sito web della sezione una presentazione, un video o un quiz tratti dall’esercizio mensile? Si può anche immaginare una serata di prova dal proprio divano. I mezzi digitali offrono davvero innumerevoli possibilità. Roger Hayoz sottolinea poi un’altra cosa: «Gli strumenti online possono essere utilizzati molto bene anche nell’insegnamento in presenza». La loro utilità non scomparirà semplicemente con il coronavirus, al contrario. Saranno sempre più presenti nel mondo del lavoro e dell’istruzione. La pandemia ha solo accelerato questo processo.